L’Alto Vicentino, già centro laniero della Repubblica di Venezia, divenne nell’Ottocento un importante polo dell’industrializzazione europea grazie alle imprese Rossi e Marzotto, che svilupparono modelli economici e sociali innovativi. La sua evoluzione si intrecciò con quella di Biella, anch’essa influenzata per lungo tempo da trasferimenti tecnologici e imprenditoriali provenienti da Verviers, in Belgio. A fine Ottocento queste competenze migrarono in Brasile, dando vita al distretto tessile di Galopolis, mentre dinamiche simili portarono alla creazione della company town di Villa Flandria in Argentina negli anni Venti. Questi poli tessili europei e latinoamericani hanno profondamente segnato il territorio, le infrastrutture e l’urbanistica delle rispettive regioni, lasciando un patrimonio industriale materiale di valore universale.
Per valorizzare questo patrimonio comune, è nata la proposta di una candidatura “seriale” all’UNESCO, che riunisce tutti questi territori sotto il titolo “Poli della Prima Industrializzazione Tessile in Europa e America Latina”. Il primo passo verso il riconoscimento UNESCO è l’inserimento nella Tentative List, che richiede la presentazione di un dossier specifico secondo le linee guida del Ministero della Cultura.
Le Amministrazioni comunali di Schio, Valdagno e Thiene hanno deciso di sostenere ufficialmente questo percorso e di contribuire alla costruzione di una rete internazionale tra i siti coinvolti. Per rendere operativa la candidatura, vengono istituiti un Comitato Promotore (formato dai sindaci di Thiene, Schio e Valdagno, con la prospettiva di allargarlo progressivamente ad altri partner) e un Comitato di Gestione, che coordineranno i rapporti internazionali, la raccolta dei materiali e la preparazione del dossier di candidatura.
La Fondazione Palazzo Festari – IPA Alto Vicentino, di cui i tre Comuni sono Soci fondatori, viene individuata quale soggetto coordinatore dal punto di vista operativo e amministrativo.
Con questo percorso, il territorio punta a valorizzare la propria storia industriale, rafforzare la cooperazione internazionale e promuovere una nuova consapevolezza culturale e turistica delle sue radici.