La governance del turismo nell’era del digitale, presentato il libro di Stefan Marchioro e Adriana Miotto

Copertina libro Stefan Marchioro La governance del turismo

Copertina libro Stefan Marchioro La governance del turismoÈ stato presentato ieri, 19 ottobre, presso la Sala della Carità a Padova, il libro a cura di Stefan Marchioro e Adriana Miotto, dal titolo La governance del turismo nell’era del digitale. L’invito a partecipare arriva a Fondazione Palazzo Festari in quanto soggetto aderente all’OGD Pedemontana Veneta e Colli, nonché per l’interesse che la Fondazione dimostra da anni al tema del turismo.

Dopo i ringraziamenti ai curatori, ossia il Prof. Marchioro, riconosciuto esperto di turismo, già docente presso le Università di Padova e di Venezia ed ora responsabile di area presso la Direzione Turismo del Veneto, e la Dott.ssa Adriana Miotto, socia di Impact – Università di Padova e project manager di Advance S.r.l., l’Assessore alla Cultura del Comune di Padova, Andrea Colasio, ha evidenziato come il libro fornisca il passaggio da una visione settoriale del turismo, ad una olistica, sistemica.

Anche la Prof.ssa Federica Toniolo, del Dipartimento dei Beni Culturali dell’Università di Padova, ha voluto ringraziare il curatore, ricordandone l’impegno in Università, non solo nelle vesti di docente, ma anche di collaboratore in molte ricerche sul turismo. “Il binomio Beni Culturali e Turismo” ha affermato la professoressa “è fondamentale e va perseguito non solo per la tutela del territorio, ma anche per la sua capacità di rendere questo territorio fruibile per il turista”.

Il Prof. Nicola Orio, responsabile del Corso di Laurea in Progettazione e gestione del turismo culturale dell’Università di Padova, ha messo in luce la capacità di questo libro non solo di trattare gli argomenti in maniera chiara, ma anche di fornire ispirazioni per ulteriori approfondimenti.Presentazione libro La Governance del turismo_Sala della Carita

Sempre indirizzati al collega Marchioro i ringraziamenti della Prof.ssa Paola Zanovello, direttore del Master in Design dell’offerta turistica dell’Università di Padova, la quale ha consigliato la lettura del libro a tutti gli operatori del turismo.

Con l’intervento dell’altra curatrice, la Dott.ssa Miotto, si è entrati nel vivo degli argomenti trattati da La governance del turismo nell’era del digitale. La dottoressa ha ricordato come il turismo sia uno dei settori più importanti dell’economia, un settore, oltretutto, in costante crescita. Da qui l’esigenza di saperlo gestire, per cui il libro si pone come uno strumento a disposizione non solo degli studenti universitari, ma anche di operatori, consulenti e amministratori locali.

La governance del turismo nell’era del digitale non offre solo un’analisi” ha proseguito la dottoressa “ma anche un approccio metodologico al turismo. Lo scopo è quello di proporre risposte pratiche e operative ai temi del Destination Management e del Marketing Territoriale”. Ventidue professionisti hanno partecipato alla stesura di questo libro, ventitré se si considera anche Thomas Marchioro, che il padre Stefan ha voluto ringraziare pubblicamente per l’inestimabile aiuto nella correzione, redazione e grafica.

Presentazione libro La Governance del turismo_Stefan MarchioroTra gli autori che hanno parlato del loro contributo, il Prof. Antonio Scipioni dell’Università di Padova ha rilevato l’attuale incapacità, nel turismo, di misurare l’efficacia di azioni e servizi. “Molti marchi, nati per promuovere i territori, si sono persi nel momento in cui finiva l’erogazione di fondi” ha rimarcato il professore “Il turismo richiede ingegnerizzazione e norme”. “Le norme” ha continuato “non piacciono agli italiani perché vengono associate al concetto di pena. Ma le norme nascono in ambiente anglosassone e sono delle linee guida”.

La Dott.ssa Miotto ha poi introdotto il Dott. Diego Gallo, uno dei responsabili di Etifor – Università di Padova, ricordando come esistano due tipi di destinazioni, corporate e community, e citando la definizione che ne dà il Prof. Umberto Martini dell’Università di Trento, per cui la destinazione corporate è quella strutturata in base ad un modello organizzativo multidivisionale, con un’elevata centralizzazione del controllo sulle risorse, mentre la destinazione community è quella caratterizzata dalla diffusione delle risorse e delle attività tra gli attori locali. Proprio nelle destinazioni community avviene quello sviluppo partecipato che è anche uno dei cardini della mission di Fondazione Palazzo Festari.

Valeria Mazzuccato e Roberto Squarcina, funzionari della Regione Veneto, hanno curato la parte relativa alle imprese ricettive in Veneto, soprattutto sotto l’aspetto della legislazione turistica regionale, mentre il Prof. Jan Van der Borg, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia si è occupato della ricettività non tradizionale in Veneto. “Il punto fondamentale, per le strutture extra alberghiere” ha precisato il Prof. Van der Borg “è il rispetto delle regole. Bisogna avere una visione equilibrata del fenomeno: se c’è il rispetto delle regole, quella extra alberghiera è ricettività complementare, perché soddisfa determinate esigenze del turista. E può essere un modo, per la destinazione, di fare offerta turistica in modo sostenibile“.

La Dott.sa Giulia Lavarone, ricercatrice presso l’Università di Padova, ha sottolineato i vantaggi del turismo legato a film e fiction televisive, come la destagionalizzazione, la possibilità di aprirsi a nuovi mercati e l’introduzione di nuovi temi turistici nella destinazione. Presentazione libro La Governance del turismo_Francesco Palumbo

Il Dott. Stefano Landi, del Comitato Nazionale per la promozione Turistica, ha elencato nel libro le 151 destinazioni italiane. “Sono destinazioni” ha rilevato Landi “quei luoghi che le Regioni stesse dichiarano essere tali. Ma c’è un problema di naming: i nomi delle destinazioni vanno da un minimo di 6 a un massimo di 72 caratteri. E una destinazione con un nome di 72 caratteri diventa irriconoscibile sul mercato. Inoltre ci sono due destinazioni che hanno lo stesso nome, Riviera delle Palme. Come si distingueranno sul mercato internazionale?”.

A conclusione della presentazione del libro La governance del turismo nell’era del digitale è intervenuto il Dott. Francesco Palumbo, responsabile della Direzione Generale Turismo presso il Mibac, che ha rimarcato la necessità che le singole destinazioni si muovano sotto il brand “Italia” per essere visibili sul mercato. Ha inoltre ricordato alcuni dei progetti attivi per gli operatori turistici, come l’accordo con Enel per l’installazione di colonnine per la ricarica delle auto elettriche nelle strutture ricettive, e i 5 miliardi di euro messi a disposizione da San Paolo Intesa per una linea di credito dedicata agli operatori che investano in coerenza con il Piano Strategico Turistico Nazionale.